Gli inglesi non sono molto bravi a socializzare. Per uno straniero non è facile entrare in un gruppo di britannici, in particolare se l'inglese non è la madrelingua. Ma quello inglese è un popolo essenzialmente solo, con molti single, che devono contare su una ristretta cerchia di amici, soprattutto nell'immensa Londra.
La riprova di questa tendenza arriva da un sondaggio pubblicato dall'organizzazione One Poll, che ha raccolto le esperienze di 3000 britannici. Molti intervistati hanno dichiarato di avere almeno 16 amici, ma il 48% di essi ammette che molti di questi sono solo conoscenti, riducendosi ad una misera media di sole tre persone su cui contare.
C'è da dire che alla mancanza di amici molto spesso si può ovviare riponendo le proprie speranze nell'alcol, cosa che gli inglesi continuano a fare, negli anni e secoli.
giovedì 30 aprile 2009
Febbre suina: fermate i giornalisti-untori
Dai pennuti ai maiali, il passaggio è stato rapido. Un "virus" si è diffuso rapidamente, dagli animali verso l'uomo, tramite giornali, televisioni e siti internet: prima l'aviaria, ora la febbre suina, ecco un'altra "epidemia" mediatica. E gli untori sono sempre loro (o noi), i giornalisti. Con il supporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità e delle ditte farmaceutiche, si sta costruendo l'ennesimo allarme. La febbre suina è stata paragonata alla temibile Spagnola di inizio '900, con la semplice differenza che è passato un secolo e la medicina è radicalmente evoluta.
Per comprendere quanto sia campata in aria l'intera vicenda basta guardare alle vittime: 8 casi accertati in Messico. Ogni anno sono centinaia le vittime per complicazioni causate dalla normale influenza, quella comune, che viene affrontata da molti con i rimedi della nonna e non con mobilitazioni mondiali.
E la gara della "media dramatization" si gioca tutta fra Londra e Washington. Ma gli americani, per ora, hanno la meglio. Basta guardare il video della famiglia minacciata dal virus mortale, che parla in diretta alla Cbs:
Per comprendere quanto sia campata in aria l'intera vicenda basta guardare alle vittime: 8 casi accertati in Messico. Ogni anno sono centinaia le vittime per complicazioni causate dalla normale influenza, quella comune, che viene affrontata da molti con i rimedi della nonna e non con mobilitazioni mondiali.
E la gara della "media dramatization" si gioca tutta fra Londra e Washington. Ma gli americani, per ora, hanno la meglio. Basta guardare il video della famiglia minacciata dal virus mortale, che parla in diretta alla Cbs:
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